Tabella di Marcia
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23 marzo
ciao a tutti!
dopo un paio di mesi e circa 3265km di lento pedalare, nel nulla della
Pampa argentina e' terminato il mio viaggio!
a seguito di un piccolo problema, ho deciso serenamente di prendere
questa decisone, consapevole della enorme fortuna di poter raccontare e
fare tesoro
di un viaggio che mi ha regalato sensazioni fantastiche e irripetibili!
ringrazio di cuore a tutti quelli che mi hanno seguito dal sito e
scritto tante mail di incoraggiamento tenendomi compagnia... grazie!
a presto! (e questa volta sul serio!)
Andrea
20 marzo
km 3175 Gral Roca dopo quattro giorni di sosta
lascio volentieri Bariloche con le sue comodità da turisti e proseguo il
cammino sulla ruta 237 in direzione di Neuquen costeggiando il Rio Limay
in un spettacolare canyon, per poi diventare una serie di immensi laghi
artificiali dal colore celeste.
La vegetazione via via si fa' sempre più rada, la sabbia e' punteggiata
da piccoli cespugli secchi, solo qualche armadillo che scappa goffamente
al mio passaggio da' segno di vita. Mentre sono fermo a mangiare, sul
ciglio della strada sento un solletico alla caviglia: un serpente si
muove sinuosamente sul mio polpaccio, il sangue mi si gela per un
istante (un lungo istante!) poi lentamente scivola silenzioso verso il
nulla dal quale e' sbucato.
Passato il grande spavento riprendo il cammino pedalando nel silenzio
accompagnato solo dai saluti delle macchine che incrocio; il sole ha già
lasciato il posto alle prime stelle quando vedo da lontano una estancia,
dove conto di chiedere di piantare tenda.
Quella che pareva un'estancia e' in realtà una casa di caccia dove il
simpatico Luis e quattro suoi amici mi ospitano entusiasti; sono tutti
di fiere origini Mapuche, ma a differenza dei loro avi cacciano solo per
passione e con sofisticati fucili che mi mostrano orgogliosi. Dopo
un'abbondante cena, a base ovviamente di cervo, mi invitano a una
battuta di
caccia notturna al puma, invito che con molta diplomazia e trovando come
"scusa" i 157km fatti in giornata, declino gentilmente.
Ancora 300km, ancora due giorni di saliescendi, ancora steppa e sono
alle porte di Neuquen dove incontro Claudio, ragazzo argentino in bici
da corsa (la prima che vedo in 3000km) con cui condivido una trentina di
km; il sabato di Neuquen, città grande e non turistica, e' sinonimo di
gioventù nelle strade e il mio passaggio non passa inosservato, arrivo
così nel centro "scortato" da una ventina di ragazzi in bicicletta
provocando una mezza paralisi del traffico, già perchè gli ultimi 20km
sono di comoda e percorribile autostrada!
Ora mi aspetta La Pampa, regione dal nome affascinante che occupa la
zona centrale dell'Argentina, saranno grandi distanze e immensi
rettilinei a tenermi compagnia nelle prossime settimane (e spero nessun
serpente)!a presto.
12 marzo km
2608 San Carlos de Bariloche, un bel sole mi accoglie in questa ridente
cittadina, un po' troppo turistica, che gli argentini chiamano
"Brasiloche" per la grande presenza di turisti carioca. La strada che
da Esquel giunge sin qui si snoda nel Parque Nacional Nahuel Huapi, una
serie infinta di laghi dalle acque cristalline adagiati in verdissime
foreste. Bariloche da piccolo centro di sport invernali si e' ora
trasformata in capitale del turismo con alti alberghi cementosi e
persino giocolieri che allietano l'attesa ai semafori!
Cerco e trovo il campeggio più vicino dal nome emblematico: "La Selva
Negra" e in effetti e' posto su un'altura ed immmerso nella fitta pineta
e ben presto una simpatica ape mi darà il benvenuto pungendomi sul
collo...! Ora mi concedo due giorni di sosta per riorganizzare il
bagaglio, riducendolo ulteriormente di 6kg spedendo a casa qualche cosa
che reputo ora "non indispensabile"!
a presto
8 marzo km 2284 Esquel (Arg):
dopo 5 giorni di pioggia incessante nella foresta pluviale (per l'appunto...)
sono rientrato in Argentina dove ho ritrovato due piacevoli conoscenze:
l'asfalto e il sole! nella Carratera Australe, la pioggia e il freddo mi hanno
rallentato parecchio, la strada,gia' impegnativa di per se, con la pioggia
diventa fangosa e molto instabile; a Villa Santa Lucia lascio la ruta 7 e prendo
una deviazione verso Futaleofu piccolo paese sull'omonimo, altamente
spettacolare, fiume. In questa valle stretta e fredda sento dalla bici un
rumorino "anomalo", penso sia il cerchio posteriore un po' storto ma fermandomi
(sotto il diluvio) scopro che la carcassa del copertone ha ceduto creando una
vistosa "bolla" pronta a esplodere da un momento all'altro... cosi non mi rimane
altra soluzione di sostituire il copertone e proseguire con quello di scorta,
che però, piccolo dettaglio, e' uno slick! (ovvero sezione liscia, stradale).
Completo cosi lentamente gli ultimi km di sterrato, rientrando per la terza
volta in Argentina e arrivando a tarda sera a Trevelin, città fondata da
emigranti gallesi. Infine oggi tappa corta alla volta di Esquel dove conto di
sistemare un poco bici e bagaglio, dopotutto dei 2248km percorsi ben 1237 sono
stati di sterrato anzi "ripio" com'e' chiamato qui...
a presto!
05 Marzo km 2048 La
Junta: sono circa a meta' del cammino della Ruta 7 la mitica Carratera Australe,
qui ho trovato giorni di pioggia ininterrota e una foresta spettacolare, con la
vegetazione fittissima, miriadi di uccelli e insetti e infine l'Oceano Pacifico
nel fiordo di Puerto Puyuhaupi.
Il panorama e' a dir poco stupendo, ghiacciai, fiumi, cascate fanno da cornice a
una strada stretta, piena di fango per la pioggia, una serie infinta di curve
senza e un metro di pianura, salita o discesa...
Bagnato e infreddolito arrivo in paesini sperduti piu' giovani di me' (Villa
Amengual e' stata fondata del '82) dove l'inmancabile accoglienza di queste
genti mi concede un notte al riparo della pioggia e una sera attorno alla, mai
tanto amata, stufa a legna!
28 febbario km 1751
sono arrivato nel primo pomeriggio a Coihaique e dopo tre settimane rivedo un
semaforo!!! da Chilo Chico due giorni di attesa per il traghetto poi finalmente
mi imbarco sul "Pichero" in compagnia di una cinquantina di pecore, e arrivo
cosi a Puerto Ibanez sponda nord del lago General Carrera. Da qui la strada,
quasi tutta asfaltata, sale a quota 1170m del Puertezelo Ibanez, dove metto
tenda e dove incontro Mario un simpatico ciclista cileno, dopo la classica cena
insieme si va a nanna presto, qui il freddo inizia a farsi sentire e la mattina
a lavarsi nel fiume batteremo i denti dal freddo!
Poi oggi con una serie infinita di saliscendi sono arrivato a El Blanco all'ora
di pranzo e poi qui Coihaique per un totale di 120km.
La vegetazione e' completamente cambiata, dimenticate le sterili distese della
Patagonia argentina, ora si pedala in valli verdi piene di alberi, fiumi e
lagune con vette innevate come sfondo. a presto!
25 febbraio km 1622
Chile Chico (Cile): da Perito Moreno a qui sono 75km senza molte curve e
finalmente un buon asfalto, non cessa però il vento che spira forte dalle Ande
quindi ancora una volta la velocità è più' podistica che ciclistica... ora sono
qui in questo piccolo paese che dista soli 10km dal confine con l'Argentina,
domani prendo la Barcaza Chelenco (un traghetto per solo veicoli) per Puerto
Ibanez, sponda nord del lago General Carrera, un lago che a dire il vero fra
spiaggia e onde alte sembra piu' un mare! in questa giornata di riposo mi
concedo un trekking tranquillo sulla costa, i muraglioni che stagliano sul lago
ricordano molto la Scozia, anche il clima si e' adeguato al panorama: scomparso
il gran caldo il vento porta freddo e nuvoloni..! a presto
23 febbraio Sono
giunto ieri sera a Perito Moreno (Arg) dopo 650km di isolamento in questo piccolo paese, le difficoltà son state tante ma mai insuperabili, primo fra tutti il vento violento e
implacabile poi la sabbia, la ghiaia cioè il duro sterrato che non consente
quasi mai di andare piu' di 10km/h, il caldo gia' perche' questa e', a detta di
tutti i locali, un'estate caldissima con punte di 30c, la fame (tanta) e la sete
(con il filtro potabilizzatore ho più volte preso l'acqua dai fiumi). ma nulla
sono queste fatiche a confronto della meraviglia di questi posti, di tramonti
infuocati, di valli vulcaniche di rettilinei infiniti dove la solo qualche
brullo cespuglio resiste alla forza del vento. Attraversare questi posti nel
silenzio che la bici regala ne aumenta il fascino e ci si sente infinitamante
piccoli !
E poi gli incontri, uno rimarrà sempre impresso: Meg ragazza giapponese in giro
da sola in moto, partita da Los Angeles (California) sino a Ushuaia (14.000km)
lungo la costa del Pacifico e che ora sta risalendo dalla costa Atlantica.!
(grazie a lei ho ripensato a tutte quelle che mi han detto: "beh te puoi farlo
perchè sei un ragazzo. una ragazza da sola non può"), sul quel duro sterrato
Meg era caduta riportando una contusione al piede e la rottura del freno
posteriore, quindi in bocca al lupo Meg! Poi la sera che "festeggiavo" i miei
primi 1000km ho incontarato un vagabondo austriaco che
"festeggiava " i 500.000km ( !!!) del suo furgone Wesfalia, poi il gruppo di 5
biker di Bolzano e infine Marco Vismara e Roberto Pedrini cicloviaggiatori di
Seriate (Bg) incontrati nel nulla della Ruta 40 a Casa de Pietra con cui ho
condiviso una serata e una pastasciutta! (buona strada ragazzi!) Questa e' la
Patagonia: difficile da spiegare a chi non c'e' stato, difficile a non tornare
per chi c'e' stato!
11 febbraio
km 884 Sono arrivato, sotto un forte diluvio, a El
Calafate, cittadina turistica alle porte del Parque National Los Glaciares. Da
Rio Gallegos a qui sono 310km di deserto patagonico: sole, vento e sabbia; son
passato dal calore della costa atlantica (30c) a "refigerio" delle Ande (9c)...!
ieri notte son stato ospite in una estancia, dove ho visto un puma appena
ucciso: fa' impressione quant'è grande! (qui e' chiamato "leone delle Ande").
Ora mi fermo un paio di giorni per sistemarmi bene prima di continuare la Ruta
40 in direzione di Bariloche.
8 febbraio
km 564 sono a Rio Gallegos (Argentina), dopo la prima, intensa, settimana ho
attrvaersato ieri sera lo stretto di Magellano sul traghetto Cap Azul, nella
Terra del Fuoco ho trovato molto caldo e vento, pochi ma intensi incontri con
viaggiatori (in moto o in wesfalia e' un classico, singolare invece uno svizzero
con un Guzzi dotato di sidecar o una coppia tedesca in giro per il mondo con il
maggiolino!), la gente del luogo e' molto ospitale cosi se ti fermi a chiedere
acqua in una estancia ne esci il giorno dopo ben riposato e con un buon asado
nello stomaco... oggi prima foratura, la bici comunque gira bene nonostante i
60kg di carico! comunque inizio ad eliminare il seperfluo compreso un dente (non
della bici...) che ho rotto ieri..! a presto!
3 febbario
sono a Rio Grande, prime due tappe fatte (110km e
120km) oggi ventaccio: 6h per fare gli ultimi 50km... e spingere la bici anche
in discesa!di giorno fa quasi caldo (14 gradi) di notte (che dura 4h) 6/8 gradi,
ben piu' caldo (e piovoso) di come lo ricordavo... tutte le notti piove!Ushuaia
sempre uguale, anche le strade ancora parzialmente sterrate. Qui in Argentina il
costo della vita e' raddoppiato rispetto 4 anni fa ma il peso si e' svalutato di
4 volte quindi si spende la meta!, bici ok, oggi primo incontro con un ciclista:
Michele di Torino!
1 febbario Ushuaia Argentina
Km 12, sono arrivato a Ushuaia dopo tre voli per oltre 20 ore di aereo, bici
integra! ora sono in campeggio a cercar di smaltire il fuso orario e comprare un
poco di viveri, il sole tiene perenne compagnia: tramonta alle 23 e fa alba alle
3... domattina si parte...!
Ushuaia -Argentina- 31 gennaio
Malpensa -Italia- 30 gennaio
ore 21.10
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